In occasione della Festa della Donna, abbiamo intervistato Jones Boniburini, fondatrice della nostra azienda. Jones ci racconta le difficoltà incontrate nel coniugare il ruolo di giovane imprenditrice, mamma e moglie, ma grazie alla sua intraprendenza e la sua “voglia di farcela da sola” è riuscita a raggiungere i propri sogni: aprire la sua prima azienda nel ’68 all’età di 23 anni e nel 76’ creare Serigrafia 76 insieme al marito Giancarlo Mammi.
Come ha iniziato e imparato il mestiere?
“Dopo la scuola nel 1966 ero poco più di una ragazzina e da subito ho iniziato a mandare curricula per potere mettere in pratica quello che avevo studiato tessitura all’Istituto d’Arte. Dopo qualche anno di ricerca mi chiamò un piccolo artigiano che aveva due attività, una della quale una Serigrafia sulla riva del Crostolo dentro una baracca. Il mio primo stipendio fu di 120 lire all’ora. Nel 1968 il titolare manifestò la volontà di cessare l’attività:a quel punto decisi di mettermi in proprio e di investire sulla mia esperienza di poco più di tre anni e sulla mia voglia di farcela da sola…avevo imparato un mestiere ed era il momento di mettersi in gioco. Ero davvero determinata e sapevo che quella sarebbe stata la mia strada tanto che firmai per 7 milioni di cambiali per acquistare l’attività all’insaputa di mio padre”.
Quali difficoltà ha incontrato agli inizi?
“Le principali difficoltà furono quelle di essere più forte delle apparenze: ero poco più di una ragazzina ed andavo a dialogare con Goldoni, Lombardini, Fiat Trattori. Anche il rapporto con le banche era abbastanza difficoltoso, solo anni dopo venni a conoscenza che in quegli anni mio padre mise una buona parola per farmi concedere il mutuo…Da lì è iniziato tutto con i primi clienti ed i primi tre dipendenti”.
Quando è stato il primo momento in cui ha pensato: ci sto riuscendo.
“Sin da subito sono sempre stato molto decisa e ottimista sul risultato da raggiungere. Devo dire che una delle prime e più grandi soddisfazione fu chiudere un primo contratto con il Gruppo Fiat e nello specifico con la consociata Agriful”.
Oggi fa la nonna e la 76 è guidata da sua figlia Elisa e da Fausto Mazzali: essere imprenditrice e mamma è possibile? Quale è stata la formula vincente?
“Essere imprenditore e mamma è stato possibile anche se non semplice..la mia regola è stata quella di dedicare tutto il mio tempo non lavorativo a mia figlia. Per alcuni anni ho avuto questi due mondi collegati, Elisa e la 76…oggi questi mondi con mio grande orgoglio si sono “riuniti”.
Che consiglio darebbe ad una donna che oggi volesse fare impresa?
“Sicuramente il primo consiglio è quello di fare qualcosa che faccia parte della propria personalità, che “piaccia”. Il secondo è forse quello più importante: essere determinate…non fermarsi alle prime difficoltà ed ai primi no. Infine la collaborazione con i dipendenti è fondamentale: creare un rapporto di sincerità reciproca e vera”.